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FATIMA E LOURDES: UN'ALTRA STORIA

  • Immagine del redattore: Gianni Ianni Palarchio
    Gianni Ianni Palarchio
  • 11 mag 2018
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 16 mag 2018



Quando sentiamo parlare di Fatima e Lourdes, la nostra memoria fugge inesorabilmente a quelle località del Portogallo e della Francia protagoniste delle più note apparizioni Mariane che la storia del cattolicesimo ricordi. Ma forse non tutti sanno che in realtà i due toponimi sono legati a vicende che poco hanno a che fare con la Chiesa di Roma. Fatima sarebbe legata all’Islam mentre Lourdes a Iside ed al culto delle Madonne Nere. Ma andiamo per ordine.

Nel 1917 una donna bellissima appare a tre pastorelli concedendo loro l’onore di essere custodi di tre segreti, ognuno dei quali presagiva vicende nefaste. Non è questa la sede per raccontare le vicende legate ai tre misteri, né quale fosse il loro contenuto. Ciò che, però, dobbiamo tenere bene a mente è che l’apparizione sembra sia avvenuta il 13 maggio, data che, come vedremo, ha la sua importanza in maniera diversa da come siamo abituati a pensare. Nel 1156, ben 761 anni prima che la Madonna apparisse ai tre pastorelli, una damigella araba di nome Fatima, figlia di Alcàcer do Sol, venne risparmiata da un cavaliere cristiano di nome Don Ponzalo Herminguez, durante un’aspra battaglia che contrapponeva i crociati ai musulmani. La ragazza si convertì al cristianesimo e sposò il giovane cavaliere ma subito dopo morì in circostanze misteriose. Per la disperazione, il cavaliere si fece monaco e da allora quella località portoghese prese il nome da quella donna, appunto Fatima. Secondo un’antica tradizione mediorientale, una donna di nome Fatima, sarebbe la capostipite della famiglia sciita dei Fatimidi. La figura di quella donna, infatti, è estremamente importante per i musulmani sciiti, nella cui disciplina religiosa convivono e si fondono aspetti esoterici, cabalistici ed apparizioni profetiche. Il 24 ottobre del 1995 il quotidiano la Stampa di Torino, riportò una notizia in cui alti esponenti di fede musulmana dichiararono che l’evento profetico accaduto nella cittadina portoghese nel 1917, che sembrava legato rigorosamente al solo mondo cattolico, invece faceva riferimento ad un fatto religioso che coinvolgeva in modo esclusivo i fedeli musulmani. Infatti, raccontarono, Fatima è il nome di una delle figlie del profeta Maometto e in Portogallo è stata fondata una città in suo onore sin da quando gli arabi la conquistarono nel XII secolo. Fatima, secondo la versione musulmana, sarebbe apparsa a tre bambini dicendo “Io sono Fatima, la figlia del grande profeta dell’Islam” e le parole sarebbero poi state volutamente travisate da qualche imprecisata eminenza grigia della Santa Sede.

Ma perché è importante la data del 13 maggio? In quella data del 1981, Ali Agca attentò alla vita di Giovanni Paolo II non riuscendo, però, ad uccidere il Papa. Lo stesso Agca, devoto al culto di Fatima che i musulmani venerano proprio il 13 maggio, era legato ad un’organizzazione turca di estrema destra, i lupi grigi, nella cui misteriosofia sono saldate tra loro ragioni politiche ma anche visioni apocalittiche ed esoteriche, simili a quelle della setta degli Ismaeliti del leggendario sceicco Al-Djebal, il “Vecchio della montagna”. Ma non fu il solo attentato che Karol Wojtyła subì da parte degli estremisti legati al culto di Fatima. Un anno prima, un esponente cattolico, lo spagnolo Juan Khron, legato all’organizzazione semi-clandestina denominata “l’Armata blu di Fatima” cercò di uccidere, senza riuscirci, il successore di Pietro. Era il 13 maggio, esattamente un anno prima che Agca sparasse al papa.


la grotta di lourdes in una rappresentazione pittorica

L’11 febbraio 1858, mentre era intenta a raccoglier legna con la sorella nelle campagne vicino Lourdes, Bernadette Soubirous, volgendo lo sguardo verso una grotta, vide una signora misteriosa tutta di bianco vestita tranne che per una cintura blu ed una rosa gialla su ogni piede. Per altre 17 volte, e fino al 16 luglio, la “Nostra Signora di Lourdes”, quasi a cadenza regolare, apparve alla ragazzina indottrinandola con nuove preghiere e profezie funeste. Gli confidò persino il nome: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Come per l’apparizione di Fatima, anche per quella di Lourdes preferiamo non andare oltre nei dettagli che non siano collegati allo scopo di quest’articolo, ma ci preme far riflettere il lettore su una cosa. L’immacolata Concezione è un dogma proclamato da papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Meno di quattro anni dopo, la titolare del dogma intervenne con un’apparizione mistica per confermare quanto la Chiesa aveva catechizzato in maniera indissolubile. Il sospetto è più che lecito e il vecchio detto che “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” credo che si adatti all'occasione. Ma torniamo a noi perché così come è stato per Fatima, anche per Lourdes c’è un’altra storia da raccontare. Sbirciando tra le pieghe della storia, che molti definiscono “non convenzionale”, scopriamo che “Nostra Signora” è un concetto fortemente legato ad un retaggio tradizionale pagano, quello delle Vergini Nere e delle Dame Bianche, i cui luoghi di culto erano individuati, in un lontano passato, nei pressi di grotte e sorgenti di acqua sulfurea. Entrambe erano considerate figure matriarcali in simbiosi con una concezione magica della terra e del sottosuolo, delle sue forze telluriche e delle sue capacità di dispensare miracoli, come oggi il santuario di Lourdes ci ricorda. Infatti la grotta di Lourdes anticamente era un luogo di culto miracoloso dedicato alla Vergine Nera, l’Iside egiziana, colei che tiene in mano la chiave del regno sotterraneo. La stessa cosa si può dire per la figura della Dama Bianca (ricordo che la Signora si presentò a Bernardette vestita tutta di bianco), divinità celtica onnipresente nella toponomastica della Francia (in particolar modo nella regione che un tempo veniva chiamata Occitania) che rappresenta la mediatrice tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Anche se per sentito dire, sappiamo bene come le religioni monoteiste, ed in particolar modo il cristianesimo, abbiano attinto freneticamente dal passato pagano come tradizione primordiale e antropologica dell’uomo.

In questo ambito, la “Nostra Signora” non rappresenta altro che il femminino sacro, simbolo della Grande Madre quale culto centrale di tutti i popoli del mediterraneo. La sessa Iside egizia, madre di Horus, è stata sostituita da Maria, madre di Gesù, o da Maria Maddalena, compagna di Cristo. Il culto di Iside era molto popolare sia in Francia che in gran parte dell’Europa mediterranea perché era ispirato da un desiderio di salvezza personale; le fonti d’acqua rivestivano un ruolo fondamentale in quanto rappresentavano il miracoloso salvataggio dai mali del mondo. Così, nella grotta di Lourdes, l’apparizione della Madonna, sostituisce un antico culto della Vergine Nera che, attraverso le sue acque benefiche, guarisce i mali. Un’antica leggenda vuole che le statue delle vergini nere fossero trovate casualmente da persone di umili origini e che questi, in buona fede, le portassero nei pressi delle loro case per proteggere le loro famiglie, il bestiame e il raccolto. Durante la notte, però, le statue ritornavano da sole nell’esatto posto in cui erano state trovate, la stessa buca, lo stesso albero, la stessa grotta, lo stesso corso d’acqua. Così, nel passaggio dal paganesimo celtico al cristianesimo, gli ecclesiastici francesi, ben lungi dal voler voltare le spalle alle leggende pagane, costruirono santuari e chiese là dove le statue della Vergine Nera erano state ritrovate. Ancora oggi si dice che le statue di “Nostra Signora non possano essere spostate dai loro luoghi naturali e che, per tale motivo, vengano definite “pesanti” che in francese si traduce con lourde, da cui deriva il nome della celebre località miracolosa.



Fonti: https://www.youtube.com/watch?v=UejpFekvCeY&list=PLGuYPTRF95_q5K9V_bvVr-8iu3PLdjoTg&index=6&t=0s

https://evoichiditecheiosia.wordpress.com/

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